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giovedì 7 gennaio 2021

La memoria dello smemorato

La raccolta degli articoli di Veltroni neo collaboratore del gruppo Cairo, pubblicati sul “Corriere della sera”, prevalentemente, e sulla “Gazzetta dello sport”. Un Veltroni più buonista che mai, che rievoca e racconta fasi e casi celebri della Repubblica – “Viaggio nella memoria di un Paese” è il sottotitolo.
Veltroni fa il bravo scrittore, dopo aver fatto il bravo regista, e il bravo sindaco di Roma, fondatore del partito Democratico. Con un titolo e un sottotitolo, però, antifrastici, se non sono ironici: Veltroni, post-obamiano dopo essere stato dossettiano, non ricorda nemmeno per caso di essere stato membro del Comitato Centrale del partito Comunista Italiano, incaricato della Stampa e la Propaganda (veste nella quale censiva, con le antenne del Partito nei giornali, i giornalisti politici non “in linea”), fautore di più di un referendum contro  la tv commerciale (“non interrompere un’emozione”), cioè libera. Il labirinto è dentro o fuori lo smemorato?
Un vero politico, certo, non affonda, il galleggiamento è l’arte della politica. Ma il testimone, tanto più se scrittore? È però vero che nessuno gliene chiede conto.
Walter Veltroni,
Labirinto italiano, Solferino, pp. 208, ril. € 18

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