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sabato 21 agosto 2021

Il terremoto libera – dal fascio e a letto

Le “affinità elettive” in salsa porno-soft, durante il terremoto, che molte porte apre e chiude. Una girandola esilarante di fanciulle vergini in accoppiamento coscienzioso mentre genitori, parenti, falliti e morti di fame  corrono all’impazzata, gli uomini in mutande le donne in “fodetta”, su e giù per i piani di case e  per le strade.
Il genere pecoreccio è quello che più alluzzava Camilleri, che qui lo allevia solo un po’, col terremoto vero del 30 luglio 1938, e con quello del bombardamento alleato del Ferragosto 1942. Ma con una morale. Il primo libera le ragazze di casa semimonacate all’amplesso – e la cosa dura, una decina di scosse. Il terremoto-bombardamento, mostrando le dispense del palazzo del federale Mazzacan piene di ogni ben di Dio, libera la città dal fascismo.
Andrea Camilleri, Il terremoto del ’38, “la Repubblica”, pp.45, gratuito col quotidiano

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