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venerdì 3 dicembre 2021

Cronache dell’altro mondo (150)

Il Russiagate, sui presunti rapporti fra Trump e Putin, che tenne l’Fbi impegnata per due anni, con molte informazioni filtrate contro Trump, e notevole seguito di media, è ora accertato che si è basato esclusivamente su un dossier di una ex spia britannica, Christopher Steele. Un dossier commissionato e comprato dalla campagna elettorale di Hillary Clinton.
Il dossier Steele fu commissionato da una società d’investigazioni, la Fusion GPS, che poi si incaricò di alimentare i media con i contenuti del dossier. Una società creata da due ex giornalisti del “Wall Street Journal”, Glenn Simpson e Peter Fritsch, a ridosso dell’avvio della campagna elettorale 2016. Assunta a metà 2016 dallo studio legale Perkins Coie, in rappresentanza della campagna Clinton..
La prova che il dossier era stato creato senza prove viene da Igor Dancenko, un russo espatriato che lavora come analista alla Brookings Institution. Incriminato ora per vari capi d’accusa, che rigetta, Dancenko è però certamente all’origine di una delle “indiscrezioni” false del dossier: che Trump comunicasse con Putin attraverso i server di Alpha Bank, un gruppo finanziario moscovita. Alpha Bank ha ora promosso azione legale contro Dancenko negli Stati Uniti, e l’accusa è ritenuta ammissibile.
Il “Washington Post” ha rimosso due articoli basati sulle informazioni false ora attribuite a Dancenko, e riscritto molti degli articoli pubblicati a suo tempo.

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