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martedì 29 marzo 2022

Mussolini tutto esaurito

Una scena ronconiana, molto semovente, costumi alla Brecht, e una recitazione affettata (ironica), sempre alla Brecht, con richiami a Petrolini, Fellini, Buazzelli-Strehler, et al., per l’adattamento dello stesso Popolizio del primo romanzo mussoliniano di Scurati. Quello che va dal 23 marzo 1919 al 3 gennaio 1925, dalla fondazione dei Fasci di combattimento all’instaurazione del regime, dopo l’assassinio di Matteotti - il conflitto con i socialisti è singolarizzato in scena nella figura di Matteotti. Con l’accentuazione dei ruoli femminili, forse per far digerire meglio il polpettone.
L’adattamento è infatti volutamente piatto, non è commedia e non è dramma. Sul filo sempre dell’irrisione, del fascismo burletta – Marinetti, D’Annunzio, Balbo, Bombacci, lo stesso Nenni, la stessa Sarfatti. Non da Brecht, come si vorrebbe - Brecht non combatte i cadaveri. Sui toni da cabaret o stand-up comedy – Mussolini è per lo più Tommaso Ragno, un gentiluomo, molto british. Ma non si ride. Per tre ore: tre ore di ripetizione delle solite cose che si sanno e si sono ridette del fascismo. Un successo.
Un successo che dire enorme è dire poco: è questo lo spettacolo. Ventisette recite dal 4 marzo a domenica prossima 3 aprile a Roma tutte esaurite. Quindici a febbraio al Piccolo Strehler tutte esaurite – per una capienza di mille posti, contro i settecento del teatro romano (è una co-produzione Piccolo-Teatro di Roma-Luce Cinecittà, con la collaborazione del ronconiano Centro Teatrale Santacristina). Ieri lunedì la compagnia ha saltato l’ultimo turno di riposo per una recita straordinaria. Lo spettacolo è dovuto cominciare con un’ora di ritardo, tanta era la fila al botteghino – determinata, fino all ultimo posto disponibile.
C’è bisogno d’informazione? Sul fascismo fritto e rifritto? Pochi i ragazzi, il pubblico delle lunghe code era ieri in età, chissà quante volte se lo è sentito ripetere, che i fascisti erano brutti e sciocchi – e pochi? C’è bisogno di consolazione?
Massimo Popolizio, M Il figlio del secolo, Teatro Argentina, Roma

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