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mercoledì 30 marzo 2022

Ombre - 608

Sberla sonora - altro che cerimonia Oscar - di Elisabetta II Windsor, regina d’Inghilterra, 96 anni, al perbenismo americano, tutto ricatti, di puttane vergini e avvocati a percentuale, sotto il velo del puritanesimo, nel paese meno puritano del mondo, poligamo, ubriacone, drogato. Di cui la stessa regina ha una campioncina in casa, quella che una volta si chiamava attricetta e ora duchessa, che periodicamente la ricatta con interviste e mezze dichiarazioni (il mafioso “avvertimento”). Farsi vedere in pubblico, dopo un anno di lutti e malattie, al braccio fra i tanti del figlio incriminato dalla “giustizia” americana.


Non è disprezzabile l’opposizione di Conte all’aumento delle spese militari: ha senso politico, e comunque è giusto che se ne discuta, sotto i facili entusiasmi dei media: riarmarsi perché? come? Ma dappertutto per questo è irriso, specie su giornali progressisti, “Corriere della sera”, “la Repubblica”. Si dice sinistra e si pensa subito a un blocco unanime, compatto, marciante? Nei giornali, che dovrebbero essere la coscienza critica.


Ci sono sui media solo oligarchi russi. Quelli ucraini no, che pure, a differenza dei russi, comanda(va)no il paese. Ci sono oligarchi buoni e oligarchi cattivi?


Abramovich, mediatore improvvisato nella guerra per conto di Putin, avvelenato, è invece a Istanbul, in conferenza con Erdogan e Cavusoglu al palazzo Dolmabahce. E così pure, s’immagina, i due mediatori ucraini avvelenati con lui. Mentre Patrizia Hrelia, presidentessa dei tossicologi italiani, si produce sui vari tipi di “agente nervino” che possono averlo intossicato – lei propende per la forma liquida piuttosto che per l’aerosol.


I mediatori nella guerra avvelenati non è poi la più falsa delle false notizie. La guerra è anche un cumulo di false notizie: atrocità del nemico, meglio se in immagine, possibilmente accurate (costruzione, taglio, illuminazione), eroismi nostri, meglio se di donne, bambini, vecchi, malati terminali. Lo è sempre stata, lo è anche per le scienze storiche col saggio-ricerca di Marc Bloch di cui ricorre il centenario. Ma false subito? Questa guerra batte tutti i record.


Gli avvelenamenti sono una specialità dei servizi segreti inglesi - sempre ne trovano, a carico soprattutto dei russi. Gli stessi che (non) sanno come e perché Roberto Calvi si trovò impiccato sotto uno dei ponti sopra il Tamigi.


Si celebra l’offerta generosa del presidente Biden di supplire al gas russo con quello americano liquefatto. Un po’ più caro, ma non vuol dire. Fino a che “Il Sole 24 Ore” scopre che il metano liquefatto può arrivare in Europa via Portogallo e Spagna, che hanno notevole capacità di rigassificazione inutilizzata. Bene per Spagna e Portogallo. Ma, poi, bisognerà costruire dei gasdotti, verso la Germania, l’Italia. Lunghi, cari. Lunghi anche a fare. Anche perché nessuno li vuole.  


Il petrolio russo boicottato dalla Ue va in India, a prezzi scontati. Da dove si può ricomprare, posto che ne abbiamo bisogno, a prezzi maggiorati. E non per il trasporto: il brokeraggio si fa per telefono e fax, il greggio viene spostato all’ultimo momento (magari arriva in Italia o Germania, “via India”, dalla Russia). Le sanzioni operano così, per triangolazioni, per far aumentare i prezzi.  


Il generale americano Petraeus, che come tutti sanno ha vinto le guerre perdute in Iraq e in Afghanistan, ha largo spazio sul “Corriere della sera” per dire che l’esercito ucraino è più forte di quello russo preponderante. Insomma, quasi, non proprio, dipende.   


Finalmente, dopo un mese di guerra, si scopre il battaglione Azov. Due pagine sul “Corriere della sera”, senza mai dire che è una internazionale di estrema destra, con la runa Wolfsangel selle SS, creata nel 2014 e subito famigerata per stupri, torture e altri crimini di guerra nel Donbass, attorno e dentro Mariupol, dove ha eretto un santuario a Perun, divinità slava ancestrale. Uno dei due battaglioni neonazisti di parte ucraina, l’altro si chiama Donbass. Entrambi inquadrati nella Guardia Nazionale ucraina.


È firmata Nicastro l’evocazione del battaglione Azov sul “Corriere della sera”, ma il giornalista si limita a firmare un video postato da uno dei capi “leggendari” del battaglione per dire quanto eroico è stato ed è, e a volte scambia battaglione con reggimento. Ma è vero che il battaglione Azov ha vantato fino a 2.500 volontari. Dell’estrema destra ucraina: Andriy Biletski, “Bely Vozd”, capo bianco, Nathan Khazin, ebreo ortodosso russofobo, gli oligarchi Kolomoisky (gas ) e Taruta (acciaio). E per un quinto, o un quarto, di volontari di altri paesi europei.


La Zeitenwende del cancelliere tedesco Scholz, la svolta epocale, per il riarmo massiccio della Germania, era già in atto da tempo. Già nel bilancio 2022 la spesa militare era al 2 per cento del pil, come richiesto da Trump a Merkel, 71 miliardi. In passato la spesa è stata anche superiore, in termini di pil: nel 1974, con il “cancelliere della pace” Brandt, era al 3,2 per cento del pil. Tre anni dopo, col cancelliere Schmidt, anche lui socialdemocratico come Brandt e Scholz, era al 3,4 per ceto del pil.


C’è una rilevante partecipazione italiana all’industria tedesca degli armamenti. Leonardo ha rilevato il 25,1 per cento del gruppo Hensoldt (radar, sensori, avvistatori), fatturato 2020 a 1,3 miliardi, che ha beneficiato di un più che raddoppio della quotazione di Borsa dopo l’inizio della guerra – l’ha rilevato da Kkr, il fondo americano specializzato nelle acquisizioni a debito della società acquisita. Fincantieri è in lizza per l’acquisto di Thyssenkrupp Marine Systems, specialista di costruzioni navali (sottomarini)., fatturato 2020 a 2 miliardi.

 

L’Emilia-Romagna ha destinato i venti milioni del Pnrr per progetti regionali a due frazioni sull’Appennino, La Scola, sedici residenti, e Campo, quarantaquattro, per crearvi degli studi cinematografici. La Sicilia li ha destinati a Cunziria (conceria), per fare teatro - “la Cunziria”, dice wikipedia, “è un vecchio borgo del settecento a Vizzini, Sicilia. Il luogo è divenuto palcoscenico naturale per rappresentazioni teatrali”. O cinema o teatro, il Pnrr è un divertimento – era, prima della guerra.

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