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sabato 21 maggio 2022

Cronache dell’altro mondo – (dis)informative (185)

Il ministero dell’Interno, ribattezzato della Sicurezza Interna (Homeland Security) dopo l’11 settembre, ha chiuso il Disinformation Governing Board, un organismo per la disinformazione, creato un mese fa. Era affidato a una donna, Nina Jankowicz, consulente del ministro ucraino degli Esteri, già collaboratrice di StopFake, l’organismo ideato dal governo Obama nel marzo del 2014 per contrastare la “disinformazione”.
Il Board era stato ribattezzato il Ministero della Verità, come nel romanzo di Orwell, “1984”.
L’Homeland Security ha giustificato la chiusura con l’incapacità del Board di relazionarsi al Congresso, che doveva avallare organismo e dirigenti. Secondo il mensile “libertariano” (cioè di destra) “Reason” il Board è stato vittima del “curriculum sbagliato” di Jankowicz.
Jankowicz, trentenne, scrittrice, famosa su twitter per la parodia di Mary Poppins, è autrice di due libri, “How to lose the Information War”, sulla disinformacia russa, e il recentissimo “How to be a Woman Online”, un manuale contro le molestie online. Il curriculum sarebbe “sbagliato” in quanto aveva dichiarato inattendibili e probabilmente manomesse le telefonate (trovate su un computer abbandonato), di Hunter Biden, il figlio del presidente, con un “oligarca” ucraino per un affare in cui si doveva spendere il nome del padre, allora vice-presidente, telefonate che ora il “New York Times” e il “Washington Post” accreditano vere.   

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