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mercoledì 3 aprile 2024

La storia di Israele di usare il cibo come un’arma

Centinaia di migliaia di persone a Gaza sono alla fame, “un disastro opera dell’uomo, con radici nella storia d’Israele di usare il cibo come un’arma”. L’articolo ripercorre la serie di annunci israeliani dopo il 7 ottobre di voler ridurre Gaza alla fame. Non è una novità, è la politica israeliana di occupazione dei territori palestinesi, argomentano gli autori, con la somministrazione delle forniture di acqua e elettricità, e il controllo dei mercati e gli approvvigionamenti. Contraria al diritto internazionale. Specificamente allo Statuto di Roma – l’atto con cui il 17 luglio 1998 fu creata la Corte Penale Internazionale, in vigore dall’1luglio 2002”: lo Statuto definisce “un crimine contro il diritto internazionale «l’utilizzo della fame dei civili come metodo di guerra»”.
Haddad è una giovane avvocata palestinese specializzata in diritti umani. Gordon, oggi sessantenne, israeliano di terza generazione, è stato parà da soldato di leva, mutilato di guerra nel 1985, alla fine dei tre anni di invasione del Libano. Nel 1999, a 35 anni, si è addottorato in Diritto Internazionale, e lo ha insegna all’università Ben Gurion, direttore di Dipartimento, ordinario dal 2015. Ma da un quindicennio sostenitore del boicottaggio di Israele, che ritiene “un regime di apartheid”, per i diritti umani contro le politiche dei governi Netanyahu.
Un articolo polemico. Gordon è anche l’autore, insieme con Nicola Perugini, di due libri radicali sui diritti umanitari: “The Human Right to Dominate” e “Human Shields”, contro il diritto al dominio, e contro l’uso militare dei civili. Ma la sostanza dell’articolo-denuncia è confermata dal bombardamento ieri a Gaza del convoglio che trasportava beni di conforto per i profughi. Che non è stato un incidente, ma un’azione di guerra, programmata e gestita a lungo, in situazioni diverse, per scoraggiare le organizzazioni umanitarie.
Questo è anche il parere, per la guerra in corso, del demografo Stefano Della Pergola, direttore emerito del dipartimento di Studi ebraici all’università di Gerusalemme, (intervista sul “Corriere della sera”, 2 aprile: “Israele sa distruggere, ma non sa che fare dopo”.
Neve Gordon e Muna Haddad, The Road to Famine in Gaza
, “New York Review of Books” 1 aprile 2024

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