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mercoledì 24 giugno 2009

C'era Murdoch in agguato con D'Addario

“Repubblica” online raccoglie gli articoli esteri contro Berlusconi. Che vengono rilanciati ogni giorno dall’Ansa e dai giornali, e sono noti, ma non tutti. Risalendo il sito di “Repubblica” si scopre che il 15 giugno, giusto prima dell’attacco a Berlusconi il 17, l’“Herald Tribune” metteva in pagina la guerra tra Murdoch e Berlusconi per la pay-tv, col tentativo di Mediaset di fidelizzare in abbonati i suoi tre milioni di clienti alla pay-tv. Un articolo che il “New York Times” riprendeva il giorno dopo.
La guerra non è da poco: creare una piattaforma satellitare alternativa a Sky, come Mediaset intende fare con la Rai, inciderà pesantemente sul monopolio Sky. Comunque vada - ma siccome costa molto meno potrebbe fare anche molto male. Il tema insomma è serio, e i due giornali lo hanno trattato con il ocntyributo di specialisti dei media e finanziari.
I due giornali sono anche molto influenti. Ma sono anche i soli grandi giornali a non appartenere in America a Murdoch. Forse per questo i grandi giornali italiani, così attenti a tutto quanto riguarda Berlusconi, si sono distratti, non ci hanno detto nulla. “Conoscendo l’ego dei due contendenti”, scriveva l’”Iht”, “la guerra non potrà che crescere di intensità”. C’era già il precedente del “Times” murdocchiano di Londra, con la serie di articoli e editoriali contro Berlusconi. Poi Murdoch si fece omaggiare a Milano dai potenti della città. Ai quali tuttavia ha offerto graziosamente da bere. Segnalandosi, semmai la cosa fosse sfuggita, con un regale buffetto in video al povero Fiorello, la voce del padrone. Le cronache baresi di Sky Tg 24, sinceramente faziose e anzi giulive, si commentano da sole. E ora il fotoromanzo è fornito gratis da Sky News in un docufilm - pagando le attrici?
Murdoch è devastante. Ma per i nostri giornali fa notizia perché rilancia il dibattito sui contenuti a pagamento in Internet, nientemeno. Beato lui.

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