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venerdì 16 novembre 2012

Il menu è un necrologio

È l’ultima plaquette, rimasta incompiuta, forse in omaggio al titolo, della poetessa “licenziata dalla vita”. Una raccolta di tredici componimenti, corredata affettuosamente dagli editori delle poesie “ultime”, non compiute e\o non trascritte. Di gratificante lettura, per affezionati e non. Cambia il traduttore, che è ora Silvano De Fanti, e non segue l’originale nelle rimette baciate, le assonanze affettuose, i ticchi di sonorità che si riconoscono, ma la grazia è immutata. Piccole scoperte: “Il menu è un necrologio”, anche dell’insalata. Insofferenze: “Ci sono cataloghi di cataloghi.\ Poesie sulle poesie \....\ Almeno una volta ogni tanto\ ci sia l’odio dell’odio.\ Perché alla fin fine\ c’è l’ignoranza dell’ignoranza”. Malinconie: sia pure la poesia, “nel migliore dei casi\... letta attentamente,\ commentata e ricordata”. Come le mappe, dove “in ogni seme nero\ la gente vive”, e “con indulgenza e buonumore\ sul tavolo dispiegano un mondo\ che non è di questo mondo”.
Wisława Szymborska, Basta così, Adelphi, pp. 85 € 10

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