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martedì 3 febbraio 2015

“Fatemi le elezioni”, vuole dire Renzi

Calendario alle calende greche e sberle a Berlusconi e Alfano. E se non avessero inteso, ancora altre sberle. Renzi si vuole far fare le elezioni dai due sottopancia per inanellare il terzo definitivo suggello, dopo le europee e le presidenziali: le elezioni politiche.  Lasciando a mezzo, cioè non facendole, le riforme del famoso calendario.
Se è vero sarebbe male: che statista è questo, bisognerebbe chiedersi. Si cita il precedente di Fanfani, altro toscano umorale intransigente. Ma Fanfani è stato Napoleone al confronto – la lista delle sue opere è impressionante. Si danno le riforme politiche e istituzionali per acquisite, lui stesso ci bara, e invece non è vero niente: le riforme sono in fieri, si fanno solo con i voti di Alfano e Berlusconi, e se si vota decadono con la legislatura, bisognerà ricominciare daccapo. Se non vuole le elezioni, Renzi con gli sberleffi si mostra per quello che è: è solo uno sciocchino, direbbero a Firenze.
Può darsi che Alfano e Berlusconi abbiano anche loro interesse alle elezioni. Per salvare in qualche modo la faccia. Perché, male che vada alle politiche, per loro sarà senz’altro peggio senza. A maggio ci sono comunque le regionali in Veneto e Campania, oltre che nelle regioni già di sinistra Puglia, Liguria, Toscana, Umbria, Marche. Perdendo le quali i due s’inabisserebbero – governerebbero solo la Lombardia, e ancora per poco.

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