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martedì 3 febbraio 2015

L’euromania degli eurosciocchi

 “Euroscettici crescono”: in Francia con le prime elezioni dopo i massacri, in Grecia naturaliter, e in Inghilterra, in Spagna, in Germania – e in Italia no, se è vera l’ascesa di Salvini che il pensieri unico volenteroso sostiene? Ma solo Bruno Caizzi se ne accorge, da Bruxelles Che il “Corriere della sera” confina al supplemento “Economia”, taglio basso.
E questo è tutto. Possibile che non si possa sapere cosa succede, cosa succede di fatto, a Bruxelles e Francoforte? E a Berlino? I giornali e i telegiornali hanno tutti “ottimi corrispondenti”, come si dice, in quelle capitali, e allora? Sono i giornali che non ne vogliono sapere? Sono i corrispondenti che si fanno stregare? Da portavoce con la forfora e la pancetta, a briefing monotoni quotidiani? O peggio da Angela Merkel? Da Juncker, Dio ne salvi?
Di Draghi si può capire, è una “bandiera”, benché mal posta. Ma riferire i pareri e i sottopareri di questo o quell’eurocrate come vangeli, con piena presunzione di bontà e verità, mentre sono tutti figli e esiti di orrende manovre di potere. Cioè no, normali - manovre normali. E poi, solo in Italia? Solo in Italia ce le danno da bere. Da fresconi a fresconi. 

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