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venerdì 19 giugno 2015

La speculazione al vertice

Un’altra cosa che tutti sanno ma solo il papa dice è che il “mercato” non si è riformato dopo la crisi, per quanto grave, che esso - cioè le banche – ha provocato. Al § IV del cap. V, “Politica ed economia in dialogo per la pienezza umana”, avviandosi a concludere la sua summa della questione “ecologica”, della sopravvivenza dell’ambiente e dell’umanità, il papa dice: “Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c’è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo”.
La riforma era stata affidata al Financial Stability Forum, un organismo delle stesse banche, presieduto da Mario Draghi. Che si è adoperato per non decidere nulla. Dopodiché è stato assunto al vertice della Banca centrale europea. Dove per prima cosa ha salvato definitivamente – ma sono senza fondo – le banche tedesche. Mentre agita e sovverte  il resto delle banche e le finanze pubbliche.  

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