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mercoledì 7 ottobre 2015

Fate la pace non la guerra

È la condanna di ogni guerra, da quelle dettate dall’ambizione o l’avidità a quelle di religione. Sulla base delle Scritture. Ed è forse l’opera più amata di Erasmo, più tradotta – qui da Carlo Carena, l’erasmiano di più lungo corso. Benché con limiti evidenti.
È una perorazione. Nessuna vivacità nella trattazione, che Erasmo svolge in latino, “Querela pacis”. Né dice nulla Erasmo della guerra “giusta”, di difesa, di liberazione – che siano implicite non basta. Ma è la sua opera più “corretta”, e dunque in auge.
Erasmo da Rotterdam, Il lamento della pace, Se, pp. 97 € 13

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