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lunedì 16 novembre 2015

Il Sud senza pregiudizio, nel Settecento

È il “Viaggio in Calabria” di precedenti edizioni, parte dei viaggi di Swinburne, con la famglia,.nel 1776-1778, nel Sud Italia: Napoli, Sicilia, Calabria. Via nave e a cavallo, le strade essendo inesistenti – nel Sud Italia come altrove, Spagna, Germania, Svizzera, etc.: Swinbrune, viaggiatore compulsivo e scrittore di viaggi, era molto resistente – Praz lo ricorda perché viaggiava con la moglie Martha, e per gli studi all’Accademia Reale di Torino, oltre che a Parigi e Bordeaux.
È un viaggio al Sud ancora senza pregiudizio. Siamo nel secondo Settecento, già molto laico, lo stesso Swimburne, buon inglese cattolico, è molto illuminista. Ma la battaglia con i gesuiti ancora non era vinta, con la cattolicità, la latinità, il Mediterraneo. Swinburne gira per il Sud Italia come in ogni altro paese dei tanti che ha girato. Trova vini medicamentosi. Gesuiti ottimi amministratori di terre. Cavalli ottimi, anche se il suo non può esportarlo. Lusinghiero, se capita: “In nessun luogo si può incontrare un paesaggio più vivo e vario”, dice di Monteleone-Vibo Valentia, sopra Capo Vaticano. E si gode la classicità, nella memoria. Crotone – “l’ultimo dei crotoniati è il primo dei greci”. Samo città ialiota all’origine, e dunque Pitagora….? Thurii, dove tutto nasce o finisce: Erodoto, Augusto, sì, l’imperatore, nonché Alessio di Sibari, l’inventorre della favola esopicva. Con la fata morgana, la migliore descrizione e anamnesi del fenomeno..E i siciliani già complessati. Alcune delle tante meraviglie, di uno che viaggia senza paraocchi.
Molta nostalgia suscita: “Nessuna regione ha maggior numero di cittadine e di villaggi, ha una più grande varietà di colture, ed è coperta di più belle foreste del sud della Calabria”, che oggi è un deserto umano, seppure forestato.
Henry Swinburne, A cavallo in Calabria fra antiche rovine, Rubbettino, pp. 169, ril., € 7,90  

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