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domenica 18 agosto 2019

Crimini di guerra in Libia, protetti dall’Europa

Un criminale di guerra bombarda in Libia i civili, con la complicità di mezza Europa, e con bombe, aerei e piloti forniti dalla Francia, via Arabia  Saudita e Egitto. Nel silenzio totale, dell’Onu, della Ue naturalmente, e purtroppo anche dell’Italia. I cui interessi nella ex colonia sono minacciati direttamente, quasi dichiaratamente da Parigi, mentre deve farsi carico da sola della crisi umanitaria, profughi e feriti.
Il generale Haftar opera in Libia tutti i “delitti” che hanno reso operativa la Corte penale internazionale dell’Aja, che giudica i crimini di guerra: aggressione, bombardamento deliberato di civili, esecuzione di prigionieri di guerra, repressione delle minoranze. Ma la Corte tace nel suo caso.
Il generale non viene denunciato nemmeno dai media. Anche se i suoi metodi offrono materiale per reportage a effetto.
Si conferma che la Corte dell’Aja è un tribunale politico, “amerikano”. Anche se gli Usa hanno recalcitrato alla sua costituzione: ora viene utile per condannare, oppure non condannare.

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