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lunedì 13 gennaio 2014

Recessione – 13

Tutto quello che dovreste sapere ma non si dice:
La disoccupazione è al 13 per cento, poco meno: un record storico. Quella giovanile al 41-42 per cento.

Tre anni fa, quando la disoccupazione giovanile era al 29 per cento, c’era un colpevole, Berlusconi. Poi è scomparso.

Si suicidano ora anche i giovani frustrati, senza occupazione. I suicidi e i tentati suicidi di commercianti, artigiani, imprenditori e disoccupati sono circa 200 l’anno.

Nel 2013 i suicidi di persone minacciate dai debiti, la disoccupazione, la fame, sono stati quasi 150. Più un numero imprecisato di tentati suicidi, fra 60 e 70. Nel 2012 i suicidi erano stati calcolati in 89, i tentati suicidi in 48. C’è un’accelerazione.

Nei diciotto mesi del governo Monti, da fine dicembre 2011 a maggio 2013, ci sono stati 165 suicidi per motivi economici, 76 solo nel primi mesi del 1013.

In un saggio pubblicato sul “Journal of Epidemology and Community Research” un gruppo di studio Usa, di cui fa parte economista della Salute Roberto De Vogli, dà cifre doppie. Lo studio si ferma al 2010, ma rileva un raddoppio dei suicidi e tentati suicidi per motivi economici dal 2000 al 2010, rispetto ai primi cinque anni della decade: poco meno di 200 tentati suicidi nel 2010, di cui circa 190 riusciti, contro i 150 circa tentati nel 2005.

I suicidi della crisi potrebbero essere già 700. Scrive De Vogli: “Analogamente ad altri paesi europei, in Italia i suicidi complessivi sono diminuiti prima del 2008, per poi invertire rapidamente la loro tendenza all’insorgenza della crisi finanziaria. I suicidi e tentati suicidi sono cresciuti ad un tasso di 10,2 suicidi l’anno prima della crisi finanziaria, ma dopo questo periodo la percentuale è salita a 53,9 suicidi l'anno. Abbiamo così stimato un numero di 290 suicidi e tentati suicidi in eccesso imputabili alla Grande Recessione”. Fino al 2010.

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