Cerca nel blog

sabato 26 novembre 2016

Proust non fa ridere

L’humour di Proust, della “Ricerca”, è che non c’è humour. Anche dove si legge dileggio e farsa – e più negli affari di cuore, “di culo” in francese: gli amori saffici di mlle Vinteuil davanti al ritratto del padre, l’epa di Palamède, barone di Charlus, il culattone. Si può riderne, ma è diverso.
Proust era compagnone – almeno, fino a che non ha cominciato a lamentarsi (un po’ ipocondriaco lo è stato sempre, ma a un certo punto senza freni). Ma non rideva. Nella “Ricerca” di proposito: sorrideva, malinconico. L’antologia che è tratta dalla “Ricerca” ne è fitta – le illustrazioni lo sottolineano.  
Bertrand Leclair (a cura di)-Philippe Pierrelée (ill.), L’humour de Marcel Proust, Folio, pp. 200, ill. € 7,70

Nessun commento: