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venerdì 19 ottobre 2012

(Se) il diritto non è giustizia

“La nozione di diritto è legata a quella di spartizione, di scambio, di quantità. Ha qualcosa di commerciale. Di per sé evoca il processo, l’arringa”. Simone Weil non ne ha buona opinione, da ultimo in “La persona e il sacro”. Non sembra a torto: “La nozione di diritto ci viene da Roma”. A copertura dell’uso della forza (“I Greci non possedevano la nozione di diritto. Non avevano vocaboli per esprimerla. Si accontentavano del nome della giustizia”). Come, scrive la filosofa nel 1942, Hitler: “Si imputa alla moderna Germania di disprezzarla. Invece questa se ne è avvalsa a sazietà nelle sue rivendicazioni di nazione proletaria. È vero che non riconosce a coloro che tiene soggiogati altro diritto se non quello di obbedire. Ma anche l’antica Roma”. Una nozione di proprietà come “diritto d’uso e abuso”, specie sugli uomini.
Meno stringente, ma pertinente, il seguito: “Dal momento che la nozione di diritto è estranea allo spirito greco, risulta estranea anche all’ispirazione cristiana, là dove è pura, non commista a eredità romana, ebraica o aristotelica. È inimmaginabile san Francesco d’Assisi che parla di diritto”.

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