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domenica 16 novembre 2025

Come sdoganare il porno, con successo

Un lungo film per metà porno (con opportuni accorgimenti), con lap-dance allettante, in ogni posizione, specie con un ragazzetto russo figlio di ricchi boiardi. Per l’altra metà ricerca del ragazzo, che non regge l’alcol e il fumo, ha sposato a Las Vegas la lap-dancer che l’aveva in carico, più inventiva a dire la verità delle colleghe e insinuante, e ora vaga tra Brooklyn e Coney Island. Dove si passa dal sesso in continuo a una squadretta di amerikatsi, armeni americani, imbranati e pasticcioni. Su incarico ferreo dei genitori del ragazzo, di lei specialmente, la moglie-madre divorante.
Una sorta di vampirizzazione di “Borat” – con gli armeni al posto degli azeri (i loro arcinemici). E di “Pretty Woman”. Due successi assicurati in uno, rimodernati per i più giovani. Come che sia, Sean Baker, che il film ha scritto, diretto, montato e prodotto, c’è riuscito. Anche, cioè, se non si vede come.
Un film che ha incassato l’incassabile, benché girato alla svelta, 60 milioni di dollari. Ed è forse il film più premiato, tra Canes (palma d’oro) e gli Oscar quattro statuette per Baker, film, regia, sceneggiatura, montaggio, più quello alla migliore attrice, Mikey Madison. Che, effettivamente, lo fa bene, in tutte le posizioni.
Sean Baker, Anora, Sky Cinema, Now

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