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domenica 13 aprile 2014

Pound segreto

Una miniera a cielo aperto, e ancora intatta. Come non pensarci? Il titolo è giusto: Pound non studia né analizza l’esoterismo, ci convive, in maniera non segreta ma senza dichiararlo, nella corrispondenza o nei saggi.
Questo è vero fino a un certo punto naturalmente, Pound soprattutto è un autodidatta e quindi un  irregolare: uno spirito libero e forse un folletto. Di Yeats Pound trovava insopportabile lo psichismo, ma se ne volle segretario. Le prime amicizie manifeste ampliano anche a questo aspetto la curiosità di Pound: Katherine Ruth Heyman, la concertista di piano “alta sacerdotessa del culto di Scriabin”, in quanto compositore mistico, e Hilda Doolittle, “la Driade” (che tratterà male miss Heyman, “Miss Stamberg”, nel postuno “HERmione”). E poi Londra, gli anni di formazione.
“Quando Pound arrivò a Londra da Venezia nel 1908 incontrò quella che Mead ha chiamato «l’alta marea psichica»”, annota Tryphopoulos. Mead è il blavatskyano G.R.S.Mead, che a Londra animava nel 1908 la Società Teosofica – l’abbandonerà l’anno dopo per fondare una Quest Society. Frequentavano la Società Yeats, Binyon, Ernest Rhys, Tagore, ne erano frequentatori saltuari Orage, l’alter ego socio-economico di Pound, Olivia Shakespear e la figlia Dorothy, che Pound sposerà. Anche il sottotitolo è veritiero: “le radici esoteriche dei Cantos”.
L’idea non peregrina di Tryphopoulos, studioso di origine greca che insegna in Canada letteratura americana, l’idea che “l’epica di Pound è meglio interpretabile come un poema di iniziazione”. Con una lunghissima bibliografia a sostegno.
Demetres Tryphopoulos, Pound e l’occulto, Edizioni Mediterranee, pp. 239 € 12,91

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